Bezafibrato per i disordini della ossidazione degli acidi grassi nei muscoli scheletrici
Si è valutato se Bezafibrato ( Bezalip ) possa aumentare l'ossidazione degli acidi grassi ( FAO ) e abbassare la frequenza cardiaca ( HR ) durante l'esercizio fisico in pazienti con carenze di carnitina palmitoiltrasferasi ( CPT ) II e di acil-CoA deidrogenasi a catena molto lunga ( VLCAD ).
È stato effettuato uno studio di 3 mesi, randomizzato, in doppio cieco, crossover, con Bezafibrato nei pazienti con carenze di CPT II ( n=5 ) e VLCAD ( n=5 ).
Le misure di esito primario erano i cambiamenti nella ossidazione degli acidi grassi, misurati con la metodologia con isotopi stabili e la calorimetria indiretta, e i cambiamenti di frequenza cardiaca durante l'esercizio fisico.
Bezafibrato ha abbassato le concentrazioni di lipoproteine a bassa densità, trigliceridi e acidi grassi liberi; tuttavia, non ci sono stati cambiamenti nella ossidazione del palmitato, nella ossidazione degli acidi grassi o nella frequenza cardiaca durante l'esercizio.
In conclusione, il Bezafibrato non migliora i sintomi clinici o l’ossidazione degli acidi grassi durante l'esercizio nei pazienti con deficit di CPT II e VLCAD.
Questi risultati indicano che i precedenti studi in vitro che hanno suggerito un potenziale terapeutico per i fibrati nei disturbi della ossidazione degli acidi grassi non si traducono in effetti clinicamente significativi in vivo. ( Xagena2014 )
Ørngreen MC et al, Neurology 2014; 82: 607-613
Neuro2014 MalRar2014 Endo2014 Farma2014
Indietro
Altri articoli
Associazione tra Acidi grassi polinsaturi e progressione clinica nei pazienti affetti da sclerosi laterale amiotrofica: analisi post hoc dello studio EMPOWER
Gli Acidi grassi polinsaturi ( PUFA ) hanno effetti neuroprotettivi e antinfiammatori e potrebbero essere utili nella sclerosi laterale amiotrofica...
Esiti a lungo termine dell'aggiunta di Luteina / Zeaxantina e Acidi grassi Omega-3 agli integratori AREDS sulla progressione della degenerazione maculare legata all'età: AREDS2 Report 28
Dopo lo studio Age-Related Eye Disease Study 2 ( AREDS2 ), il componente Beta-Carotene è stato sostituito da Luteina /...
Integrazione di Vitamina-D e Acidi grassi Omega-3 di origine marina e malattia autoimmune incidente: studio VITAL
Si è determinato se la Vitamina-D e gli Acidi grassi Omega-3 a catena lunga di origine marina riducano il rischio...
La Vitamina-D e gli Acidi grassi Omega-3 possono ridurre il rischio di malattie autoimmuni
Secondo i risultati di uno studio, gli anziani che hanno assunto Vitamina-D con o senza supplementazione di Acidi grassi Omega-3...
Effetti dell’integrazione di Acidi grassi n-3 nei pazienti anziani dopo infarto miocardico
Un elevato apporto di Acidi grassi polinsaturi marini n-3 ( PUFA ) è stato associato a un ridotto rischio di...
Effetto dell’integrazione di Acidi grassi Omega-3 di origine marina e Vitamina-D nella fibrillazione atriale incidente
La fibrillazione atriale è il disturbo del ritmo cardiaco più comune, continua ad aumentare di incidenza e provoca morbilità e...
Effetto dell’integrazione a lungo termine con Acidi grassi Omega-3 di origine marina rispetto al placebo sul rischio di depressione o sintomi depressivi clinicamente rilevanti
Gli integratori di Acidi grassi Omega-3 di origine marina ( Omega-3 ) sono stati usati per trattare la depressione, ma...
Effetto dell’integrazione di Acidi grassi Omega-3 marini a lungo termine sul rischio di fibrillazione atriale in studi di esiti cardiovascolari
Alcuni, ma non tutti, gli studi randomizzati controllati su larga scala che studiano gli effetti dell'integrazione di Acidi grassi Omega-3...
Associazioni tra concentrazioni plasmatiche di Acidi grassi e schizofrenia
Sebbene gli studi suggeriscano che le concentrazioni di Acidi grassi Omega-3 e Omega-6 siano più basse negli individui con schizofrenia,...
Studio OMEMI: gli Acidi grassi Omega-3 non riducono gli eventi cardiovascolari e la mortalità negli anziani sopravvissuti a infarto miocardico
Gli Acidi grassi Omega-3 non hanno prodotto nei pazienti più anziani con precedente infarto miocardico riduzioni negli eventi cardiovascolari successivi...